Con il termine inglese “Comfort food”, vengono indicati alcuni tipi di cibo o piatti che pervadono di un senso di piacere chi li consuma. Alimenti soddisfacenti per chi li mangia, che appagano un bisogno emotivo inconscio e sono noti per la sensazione di benessere che regalano al corpo. Con l’aggettivo inglese “comfort” si intende la capacità del cibo di consolare oppure coccolare oltre a quella di ristorare.
Dolce o salato, non esiste distinzione, l’importante è che siano cibi che ci rendano felici e coccolati. Non si mangia dunque solo per soddisfare l’appetito, ma anche per le emozioni, voglie psicologiche e fisiologiche. Il cibo può compensare o anestetizzare momentaneamente disagi emotivi, può rassicurare, appagare o gratificare. Dopo anni di studi sul cibo, la scienza ha trovato una connessione tra alimentazione ed emozioni, la dimostrazione di questo è proprio negli squilibri nutrizionali che possono incidere negativamente sull’umore, causando tristezza e depressione.
Numerosi alimenti ad esempio, come: le noci e il cioccolato fondente, favoriscono per natura il rilascio di endorfine, dopamina e serotonina, che contribuiscono in maniera naturale a ridurre lo stress e migliorare l’umore. Nel caso del Comfort Food, il cibo ha la capacità di influire sull’umore grazie al rilascio di sostanze naturali, e inoltre si aggiunge un valore emotivo del piatto che si sta gustando.
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