Curiosità del Festival di Cannes 2015: tra divieti e flop

Curiosità Festival Cannes 2015 Vittoria Rooney
Curiosità Festival Cannes 2015 Vittoria Rooney

Si è conclusa ieri la 68esima edizione del Festival di Cannes, l’evento cinematografico più chic e atteso dell’anno.

Nel Sud di una solare Costa Azzurra abbiamo visto per giorni sfilare i nomi più illustri del grande schermo, attori, registi, costumisti, fotografi, tutti quei piccoli pezzi del perfetto ingranaggio che serve per conquistarsi la nomination per una Palma D’Oro.

Tra le celebrities che hanno sfilato sul red carpet non sono mancate però super modelle, cantanti e socialite, il tutto si è svolto con elegante tranquillità, merito forse del rigido regolamento istituito dal direttore creativo della kermesse Thierry Fremaux che ha bandito i famosi “selfie” sul tappeto rosso. Una vera controversia che sfiora quasi l’offesa viste le motivazioni date per tale scelta: “Rallentano i ritmi e poi le celeb non sono sembrate mai così brutte come nei loro selfie grotteschi e ridicoli” . Detta così potrebbe sembrare una motivazione convincente, diretto e crudo il tweet incriminatorio potrebbe essere in qualche modo giustificato, anche se, effettivamente, più che divieto è stato un consiglio quasi paterno nei confronti di quello che è risultato essere il suo bambino di 68anni.

Non viene perdonato però il Tweet di Fremaux, giudicato “sessista” in merito al dress code femminile. Le donne invitate all’evento avrebbero dovuto indossare solo ed unicamente scarpe col tacco.

Richiesta al quanto rigida e a tratti bizzarra, che ha causato il retro front di molte donne agée in abito da sera ma senza tacchi. Non poche le star che hanno inneggiato al boicottaggio, prime tra tutte Isabella Rossellini, che si è presentata alla cerimonia di inaugurazione e anteprima del film “La Tete Haute” indossando uno splendido Stella McCartney con dei sandali super flat.

Curiosità Festival Cannes 2015 Isabella Rossellini
Isabella Rossellini sul red carpet con sandali super flat

L’attrice Emily Blunt si è detta indignata e alcuni suoi colleghi di sesso maschile come Benicio Del Toro, Josh Brolin e il regista Denis Villeneuve hanno ironizzato sull’episodio dichiarando di voler indossare tacchi alti in segno di protesta.

Chiacchierata da partecipanti e non questa 68esima edizione del Festival di Cannes tra divieti e flop.
Un Leonardo Di Caprio che evita il photocall (non riuscendo comunque a passare inosservato) concentra la sua attenzione all’amfAR mettendo all’asta un Bansky dalla sua collezione privata ed una lussuosissima cena con lui. La gaffe di Sophie Marceau in abito bianco dallo spacco molto azzardati, così che, una leggera brezza e gli slip sono su tutti i tabloid. Ma anche tanti momenti toccanti come la proiezione speciale di Amy, il film documentario realizzato da Asif Kapadia, documentario sulla vita della giovane cantante Amy Winehouse scomparsa nel Luglio del 2011 (in Italia sul grande schermo dalla metà di Settembre).

Curiosità Festival Cannes 2015 Nude Look
Una folata di vento mostra gli slip di Sophie Marceau
Curiosità Festival Cannes 2015 Amy Winehouse
Amy, il film documentario sulla vita di Amy Winehouse

Un romantico Gerard Depardieu che tenta di coccolare la collega Isabelle Huppert, insieme per il debutto del film d’animazione Valley of Love di Guillaume Nicloux, dramma ispirato al famoso e fortunato capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry: Il piccolo principe, il quale però non ha ricevuto la critica positiva che ci si aspettava.
Portata sul grande schermo da Sorrentino nel film in gara «Youth – La Giovinezza», la “Grande bellezza” questa volta è il volto, l’eleganza e sicuramente anche il lato B (ritratto nella locandina del film) di Madalina Ghenea che ha attirato l’attenzione dei più avvalendosi della nomina di più bella tra le belle, anche l’unico riconoscimento dato all’Italia.

Il Bel Paese rimane infatti a mani vuote pure avendo ben tre film in gare: Il racconto dei racconti – Tale of tales di Matteo Garrone, Mia madre di Nanni Moretti e Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino. “Non avevamo premi per tutti” si giustificano Ethan e Joel Coen presidenti di giuria (per la prima volta nella storia del Festival sono in due a ricoprire questo ruolo).

Curiosità Festival Cannes 2015 Paolo Sorrentino Youth
Paolo Sorrentino insieme al cast di Youth – La giovinezza

L’ambito premio, la Palma d’Oro del 68/o Festival di Cannes va invece a Jacques Audiard per Dheepan.
Un ex aequo al femminile, il Premio come Miglior Attrice va infatti a: Rooney Mara per Carol e Emmanuel Bercot per Mon Roi. Miglior attore protagonista è invece Vincent Lindon per la Loi du marchè.

Un Francia che vince, molto, per alcuni troppo, ma che secondo un sondaggio effettuato da Odoxa tra il 21 e il 22 maggio 2015 per il quotidiano Le Parisien è una Francia stanca e comunque insoddisfatta. Vi è l’ammonimento nei confronti del paese di aver devoluto milioni  (20 milioni per l’edizione 2015) per un festival che interessa una fetta davvero molto piccola della popolazione, giudicato dal 78% degli intervistati “inaccessibile”; “superficiale” per il 77%; “elitario” al 73%; mentre per il 64% degli interpellati è per l’appunto “uno spreco di denaro pubblico”. Per ben il 61% degli intervistati Cannes non premia quasi mai il “cinema grand public”, mentre solo per il 53% il festival francese è in grado di “far conoscere i film con piccolo budget o di autori poco conosciuti”.
Tra divieti che inneggiano al buon gusto, che hanno però il sapore di volgare e obsoleta etichetta e aspettative disilluse di attori e registi (specialmente quelli italiani) si chiude come ogni anno con i suoi vinti e vincitori un evento che da 68 anni fa la storia del cinema mondiale.

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