Sarà l’atmosfera dell’isola, i suoi colori o le sue suggestioni, ma ciò che ispira è pura bellezza, da Dolce & Gabbana a Fausto Puglisi. Oggi, Salvatore Piccione è un’altra meravigliosa sorpresa “made in Sicily“, perché anche quando si comincia la scalata non bisogna dimenticare la strada lasciata alle spalle.
Cresciuto in provincia di Ragusa, si trasferisce per tre anni a Roma, dove si laurea allo IED nel 2008, poi due a Milano e infine a Londra. Ha collaborato con Swarovski, Longchamp, Céline e Hobbs, poi è nato il suo brand “Piccione.Piccione” con cui ha vinto “Who Is On Next 2014”. Così, sostenuto da Vogue Italia e AltaRoma sfila al MAXXI, oggi, 31 gennaio 2015, portando in passerella la sua dolce nostalgia di casa, tra coccinelle e papaveri, chiffon e maglia.
Alta Roma 2015: Sfilata Piccione.Piccione, l’inverno rosso e nero del designer siciliano
Il rosso e il nero – stavolta non di Stendhal – spinti al massimo, catturano l’occhio, il colore è saturo e corposo, reso ancora più ricco dai ricami handmade e dalle pietre preziose: smeraldi, rubini, cristalli swarovski. Piccione deve avere una passione per gli insetti, di cui la Sicilia è certamente ben fornita, perché passa dalle api della collezione Spring 2014-2015, alle coccinelle della F/W 2015-2016. E’ la Ladybug, infatti, il fil rouge della sfilata: con la sua corazza rosso fiammante diventa vero e proprio pattern che va a caratterizzare una parte consistente delle stampe sui tessuti, fino a rappresentare, su un abito, un globo interamente composto da coccinelle di diverse dimensioni in cui, ovviamente, non poteva mancare una mini Sicilia.
“Questo simbolo per me vuol dire che chiunque abbia un sogno o una passione può trovare la sua strada. Bisogna andarsela a cercare, non tutti hanno la fortuna di realizzarsi nel posto in cui nascono.“, spiega Piccione.
Il nucleo fondamentale dell’ispirazione ruota attorno a poche tematiche: il motivo paisley, la ladybug, il prato fiorito, i papaveri. Oltre ai meravigliosi abiti in chiffon con balze, arricciature e ricchezza di dettagli scintillanti, sfilano mantelle in maglia grossa arricchite da frange e cappotti con ricami sulle maniche o pelliccia sulle spalle. Una collezione invernale completa e versatile, perfettamente portabile e moderna, calata nella realtà, non spaziale né montata ma concreta in modo disarmante. Come è concreto e umile lo stilista, che crede nel suo talento, ma non ne fa un vanto e quando gli si fa un complimento risponde che il suo è solo un piccolo traguardo.
“Vengo da un paesino di 3 mila persone, Donnalucata, nel sud della Sicilia. Dopo aver vinto WION, le cose sono proprio cambiate quindi ho voluto dedicare questa collezione al mio passato per ricordare quanti sacrifici ho dovuto fare “, racconta lo stilista; poi mostra il suo pezzo preferito, un abito: “Qui ci ho messo proprio tutto! ”
E infatti c’è il nero profondo ed elegante, il rosso dei fiori e delle coccinelle tridimensionali; ci sono trasparenza e leggerezza, ma anche chili di ricami e perline sulla parte bassa. Il verde, il bianco,il blu e il marsala si alleano e collaborano, è una festa di colori caldi, la festa di Salvatore Piccione che oggi, 31 gennaio, secondo giorno di Alta Roma, ha davvero tanti motivi per essere orgoglioso del proprio lavoro.