La passerella F/W 2015-2016 di Greta Boldini per Alta Roma 2015 è densa di significati culturali, di rimandi e impronte d’autore in un dualismo costante che si muove sul terreno di “Crudeltà e splendore”, tema costante della sfilata. Così tra equilibrio e istinto, si torna indietro nel tempo, a una donna sobria ed elegante, ben coperta ma anche sensuale. Di certo una passerella poco animal friendly, dato che le pellicce sono declinate su moltissimi capi, dai cappotti ai dettagli decorativi in giacche da tailleur. Astrakan, visone, castoro e kalgan si legano alla lana di puro mohair e al pizzo nylon, i ricami si sviluppano in tele fitte di pietre naturali, piume e frammenti di specchio. Una collezione molto completa e portabile, adatta alla donna che va al lavoro o a cena fuori, sempre di classe e misurata, un progetto che nasce dall’idea di proporre un look un po’ retrò, fatto di contrasti, tra la fierezza e la fragilità, così come si presenta l’anima dei due stilisti che stanno dietro il brand. Alexander Flagella e Michela Musco infatti, da una parte, traggono ispirazione da Greta Garbo, icona del cinema internazionale espressione di un elegante rigore formale, dall’altra da Giovanni Boldini, il grande pittore, interprete della Belle Époque parigina.
“Crudeltà e splendore”: è la passerella di Greta Boldini per Alta Roma 2015
Nel complesso si nota una mano sensibile e un attento lavoro artigianale, c’è anche un’intenzione precisa che trae forza dall’alta sartoria degli anni ’50, con le sue linee pulite ed essenziali, e si mixa ai dettagli luminosi. Mentre i completi pantalone dritto e top accollato sono sicuramente gli outfit su cui ci è caduto – e fermato – l’occhio, gli abiti morbidi con finto scollo profondo riempito di ricami e lustrini non sono abbastanza grintosi, non comunicano l’atmosfera e la suggestione del brand che, al contrario, è molto interessante ed evidente nel resto della collezione.