Stilista autodidatta, Silvia Nobili, vive a Palombara Sabina (Roma), è appena 23enne e già colleziona soddisfazioni e riconoscimenti. Appena inizia a raccontare di sé, si capisce subito che è una donna di carattere, tenace, ambiziosa e sicura delle proprie possibilità; dopo dieci minuti in cui non apro bocca e non ho ancora fatto domande mi dice: “Fermami se parlo troppo.” Ma no, non si interrompe chi ha qualcosa da dire.
La passione per il suo lavoro viene fuori in modo quasi ovvio, parola dopo parola, e così anche le sue esperienze, i sogni e i punti fermi. Alla fine cominciamo a scambiarci anche confidenze sui ragazzi, ma di questo non vi diremo niente!
Come mai alla fine hai scelto la moda?
“Il giorno in cui dovevo decidere tra psicologia e moda è arrivato per posta il manichino che avevo ordinato, l’ho preso come un segno e, tre anni dopo, mi sono laureata alla Sapienza in Scienze della Moda e del Costume. Poi sono andata avanti da sola, realizzando vestiti per me o per le amiche, e frequentando un semplice corso di cucito.“
Poi hai avuto le prime occasioni per farti conoscere…
“Si, è stato un mix tra alcuni colpi di fortuna e il buttarsi a capofitto in ogni evento che mi proponevano. La prima sfilata l’ho fatta a Latina per un concorso di bellezza e non c’era quasi nessuno, ma in quell’occasione ho conosciuto Emanuela Lutero, una designer di accessori e con cui oggi collaboro quotidianamente. Un altro esempio recente è il 7 giugno scorso quando, non potendo festeggiare con le amiche il mio compleanno, ho deciso di partecipare ad una sfilata di beneficenza. All’evento era presente l’ambasciatrice della moda italiana nel Quatar che mi ha voluto ad Alta Roma, un’importantissima vetrina per i giovani stilisti come me. A settembre, infatti, sono stata invitata alla Milano Fashion Week, un sogno che si è realizzato! “
Parlami delle tue collezioni.
“La prima non era molto omogenea, ho riversato in quella collezione tutto ciò che io avrei desiderato indossare e che mi piaceva. Nella seconda – uomo, donna e bambino -, invece, il filo conduttore sono i colori. Io non sono una stilista che disegna i bozzetti a casa e studia il modello su carta, ma mi lascio ispirare dalle stoffe: arrivo al negozio senza nulla in mente e lì comincio a ideare. Per questa collezione ho scelto il bianco e il nero, a cui ho voluto aggiungere un tocco di vivacità con il senape, il mio colore preferito. Infine, la terza è in fase di lavorazione, si chiama “Venere” e ci sono capi che riportano la stampa della celebre dea del Botticelli, ai quali ho aggiunto la mia impronta personale, dipingendo a mano alcuni dettagli sui tessuti.“
Qual è il tuo tratto di riconoscibilità?
“Sicuramente il color senape, perché ritorna in molte mie creazioni, ma anche la versatilità dei miei abiti che si trasformano in passerella, adattandosi, con un semplice gesto, a diverse occasioni. Ad esempio un abito corto con la gonna a palloncino che si sbottona e diventa una gonna lunga di chiffon, oppure, un vestito da sera che si strappa e lascia la modella in shorts e top glitterato: l’eleganza che si trasforma in grinta, per una serata in discoteca.“
Ti ispiri a qualche stilista?
“Sicuramente Dolce & Gabbana, per i tessuti dipinti e i broccati lucidi e opachi, ma ammiro molto anche Alberta Ferretti, per la sua interpretazione della donna, femminile ed elegante, sempre sexy ma coperta.“
Cos’è per te la moda?
“Moda è, da un lato, riuscire ad accontentare tutte le donne con quel dettaglio in più che le faccia sentire bene; dall’altro, essere se stessi con abiti di altri, abbracciando le regole e le ispirazioni dello stilista.
Questa è la sua pagina Facebook: Silvia Nobili Coture
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