
Una normale ricerca nelle foto d’archivio della maison ha dato modo a Nicholas Ghesquière di scoprire l’innata passione di Gaston-Louis Vuitton per le maschere tribali. E così, da un’attenta selezione di materiali e colori, è nata la nuova collezione Mask Louis Vuitton. Un omaggio all’ammirazione che il nipote del fondatore del marchio ebbe per le maschere africane, vero simbolo dell’arte e della cultura antica di questa popolazione.
Tanto era l’interesse e la passione per questo mondo esotico che, nel 1931, venne allestita una mostra alla “Paris Colonial Exhibition”, della personale collezione di Gaston-Louis Vuitton di questi oggetti, in perfetta linea con lo spirito del brand. L’esibizione ebbe grande successo, durando oltre sei mesi, ed è per questi motivi che oggi nasce la capsule collection del noto marchio francese completamente rivisitata dall’attuale direttore creativo, il quale unisce la classica tela monogram alla pelle Epi e alla chiusura a S dei bauli firmati LV.

Tutti gli elementi della collezione Mask Louis Vuitton, dai portafogli alle pochette passando per le borse a spalla fino ai porta adresse, sono realizzati a mano e caratterizzati da forme geometriche e inserti in pelle, come la catena in coccodrillo o vacchetta naturale, puntando su colori vivaci come il giallo, il turchese oppure il fucsia e il rosso intenso.
Vera protagonista, però, è sicuramente la chiusura di questi accessori, che richiama una maschera tribale eccentrica e stravagante, impreziosita da inserti in metallo oppure in pelle. Le borse e i piccoli accessori di pelletteria che compongono la linea, in sintonia col tema del viaggio caro alla maison, sono in edizione limitata e saranno disponibili online e in tutte le boutique del marchio.
[…] fatta nel novembre del 1929 da Albert Kahn, filantropo banchiere e mecenate, alla maison del lusso Louis Vuitton. Una richiesta semplice riguardante “uno speciale baule per la fotografia” che potesse […]