Oggi terminerà la kermesse più attesa dal settore wedding, dopo quattro giorni intensi di stand, consigli e spunti, presentazioni ma, soprattutto, fashion show meravigliosi come quello di ieri, domenica 18 gennaio, presso la Fiera di Roma dove sono andate in scena le ultime sfilate Roma Sposa 2015, con le creazioni di Carnevali Sposa e Radiosa Atelier – che potete rivedere cliccando sul link – e le proposte sposo/sposa di Coppola Cerimonia.
Prima di arrivare al palco sfilata, non abbiamo potuto fare a meno di passeggiare tra gli stand raccogliendo le valanghe di volantini e offerte con cui le varie aziende travolgono i futuri sposi e, tra un “non mi devo sposare” e un “no grazie, non mi sposo, sono una giornalista“, siamo riusciti persino a vedere qualcosa e a scambiare due chiacchiere con alcuni stilisti del settore. Tra bomboniere, composizioni floreali e abiti un po’, come dire, eccessivi, c’era anche classe ed eleganza, ma soprattutto tanta tradizione sartoriale ed esperienza. E’ il caso di RS Couture e delle sue le collezioni Sposa e Gransera disegnate da Renato Savi: abiti realizzati con tessuti italiani e pregiati pizzi francesi (dai 3.000 ai 5.000 euro), orgogliosamente prodotti in Italia nell’atelier di Roma e distribuiti in tutto il mondo.
“Dai primi del 900 già le nostre nonne cucivano gli abiti da sposa. Poi, nostro padre, nel 1939, ha iniziato a specializzarsi nel settore cerimonia.” E’ l’Emporio Elvira e allo stand c’è tutta la famiglia, almeno tre generazioni al servizio dei futuri sposi. Non confezionano abiti ma li rimodellano su misura, aggiungendo una buona dose di simpatia, oltre ai prezzi molto competitivi.
Alto livello di professionalità ed esperienza allo stand di Coppola Cerimonia che, decisamente, si distingue. Linee classiche e pulite per l’uomo, il cui punto di forza è un fit impeccabile; ricchezza di dettagli preziosi per la donna, che emerge come una principessa moderna attraverso la creatività dello stilista, con un occhio alla tradizione e l’altro alla sperimentazione.
“Andiamo molto sul classico con smoking e completi, ma permettiamo un’assoluta personalizzazione del capo che, naturalmente, può essere realizzato anche su misura“, dice Raffaele Coppola, stilista della collezione uomo.
Per quanto riguarda la donna, invece, risponde il designer Pietro De Mita: “Innovazione e ricercatezza sono i nostri imperativi: a tessuti classici sono stati sovrapposti ricchi ricami tridimensionali realizzati con pietre e swarosky. Il colore di base è il bianco seta a cui si possono aggiungere tocchi di colore, anche se per questa collezione 2015 abbiamo osato proponendo il modello “Noir“, un abito in tulle di seta nero con ricami in pizzo chantilly che proporremo in produzione in avorio.”
Certo, è difficile convincere una sposa a salire sull’altare in nero, anche se, da quando, nel 1997, Sara Jessica Parker ha dato il la alla black bride, molte altre star hanno seguito la tendenza, come Shenae Grimes in Vera Wang e Avril Lavigne in Monique Lhuillier; quindi non si sa mai, qualche audace sposa italiana potrebbe scegliere l’abito Noir, in cui ci sembra di intravedere un’ispirazione tanto cara a Dolce & Gabbana: la Sicilia, of course.