Londra non può dimenticare. Dopo l’omaggio della scorsa primavera, il Victoria and Albert Museum ospiterà nuovamente una retrospettiva dedicata allo stilista Alexander McQueen. Circa duecento i pezzi esposti, tra disegni, bozzetti, foto inedite, accessori e outfit, che ne ripercorrono la carriera dagli esordi fino a quella collezione del 2010 che non è mai riuscito a portare a termine, morto suicida a quarantun’anni nel suo appartamento.
Nei giorni della mostra, anche un libro racconta la storia del designer
Gods and Kings di Dana Thomas mette nero su bianco un saggio sulla vicenda personale e professionale di McQueen, cercando un parallelismo con la storia diJohn Galliano. Personalità accomunate da un’infanzia e un’adolescenza difficili, un’estrazione sociale popolare e spesso demoralizzante, marchiata dai segni del bullismo portati addosso per via della loro omosessualità, fino al successo arrivato in giovane età, meritato e inevitabile.