Tra tanti stilisti emergenti, giovani di belle speranze e nuovi talenti ancora da testare, ad Alta Roma sfilano anche alcuni big della moda, ormai avvezzi alla passerella da decenni. E’ il caso di Renato Balestra che, con un balzo, è arrivato da Trieste a Roma (passando da Milano, naturalmente) e ha impiantato carriera e atelier in via Sistina, sede simbolo della maison. Da lì in poi è stato un susseguirsi di sfilate e successi internazionali, di abiti realizzati per regine e principesse giordane e thailandesi, di collaborazioni con il teatro; tutto partito con un bozzetto disegnato per gioco e inviato dagli amici a Milano. Nonostante la fama acquisita non lascia Roma e, ancora oggi, a 90 anni, regge in piedi la sua impresa di moda di proprietà familiare e porta in passerella una Venere moderna, delicata e impalpabile. Infatti, ieri 1 febbraio, nello spazio Alta Roma in via De Coubertin, ha sfilato l’haute couture di Renato Balestra P/E 2015.

La dea della bellezza ispira la nuova collezione primaverile, all’insegna della leggerezza con i suoi tessuti fluttuanti e i colori pallidi: avorio tendente al nude e azzurro, a volte combinati insieme a intarsi bicolore per formare un contrasto gentile. Abiti da cocktail e abiti da sera, per chiudere con il meraviglioso abito da sposa, anch’esso in avorio, leitmotiv della collezione. I primi sono “spumosi” e aggraziati, con le gonne in tulle nuvola e i fili di organza che creano un “effetto alga marina”; i secondi sono preziosi e ricchi di luce, con ricami e piccole ruches. La spuma marina da cui nasce la Venere è la chiara ispirazione dei soprabiti vaporosi ed eterei che ci proiettano, assieme al resto della collezione, in un’atmosfera rarefatta e garbata, sognante e tenace al tempo stesso, ispirata al mito della bellezza e della femminilità genuina che è il fulcro dell’ haute couture di Renato Balestra.
“Spero che l’alta moda a Roma non si disperda in tanti rivoli, perché ci costringerebbe a cercare altre strade e io amo troppo Roma per lasciarla“, ha detto lo stilista a fine sfilata. E’ un augurio che ci facciamo un po’ tutti, sperando, non solo che non si perda questa tradizione, ma che Alta Roma migliori di anno in anno e porti sulle passerelle della Città Eterna altri immensi esempi di professionalità, arte e cuore, come lo è stato ieri Renato Balestra.

