Duemilaquattordici, anno di fiori d’arancio e bimbi famosi nati in ospedali 5 stelle, o a 6 zeri, se preferite.

Sono allegri, sorridenti, giocherelloni, a volte capricciosi, sono gli “enfant terrible” più discussi del mondo, dalla fashionista North West (figlia della regina dei reality Kim Kardashian e il cantante Kenye West) al simpaticissimo Santiago De Martino (amore della show girl Belen Rodriguez e il ballerino Stefano De Martino).
C’è chi da piccolo sognava la seggiolina in plastica di Goku e chi invece gioca col trono di famiglia, vedi il paffutello e dolcissimo principino George – mentre attende con ansia il fratellino/sorellina – ad ognuno il suo passatempo preferito insomma.
La lista delle nascite tra il 2013 e il 2014 di bimbi famosi è davvero lunghissima e ancora di più sono le cicogne in arrivo per i primi mesi dell’anno nuovo. Moltissime le star che per la prima volta hanno assaporato il gusto della maternità e della pappetta in faccia.

Loro sono il futuro, la novità, a volte, purtroppo, considerati l’accessorio perfetto per completare un quadretto di famiglia, già di per se idilliaco e invidiato; altre, il frutto di un amore sudato, magari anche nascosto dai rotocalchi per poi arrivare alla ribalta con una spettacolarità da Oscar.
Ricchi e influenti senza sforzo, innocenti, eppure, tante, troppe volte, oggetto di critiche e insulti gratuiti.
Bellissimi, neanche a dirlo, sono il mix perfetto di geni speciali, una combinazione di terre, culture, sguardi magnetici e sorrisi da togliere il fiato.
Già in lizza per il posto di donna più bella del mondo, è Esmeralda, la primogenita degli attori Eva Mendes e Ryan Gosling, ribattezzata “la creatura geneticamente più fortunata della terra” da Vanity Fair e Complex.
Diciamo che la sfida è ardua, la piccola Wyatt, figlia degli attori Mila Kunis e Ashton Kutcher, le darà del filo da torcere, senza parlare della regina dell’Upper East Side, Blake Lively che, nei prossimi mesi, darà alla luce un bambino e, guardando i genitori (il marito è Ryan Reinolds), non potrà che possedere un fascino fuori dagli schemi.
Se definire la più bella del reame è quasi impossibile, parlando dei bimbi famosi, stilare una classifica degli ereditieri, fortunati figli dello star system più ricchi, è più che fattibile.
Partiamo da un terzo e dignitosissimo posto con 168 milioni di dollari al bebè ancora in grembo della bellissima attrice Jessica Biel e del talentuoso cantante Justin Timberlake, la nascita è prevista per Aprile 2015. Anche qui, in quanto a fascino e lineamenti aggraziati, si potrebbe sfiorare la perfezione. Ben 170 i milioni stimati per la “puzzola” che ha fatto impazzire gli account Instagram lo scorso Halloween, la tenerissima North West (di cui sopra) ed infine, la ricchissima e riccissima Blue Ivy Carter, figlioletta di sua Maestà Beyonce, Regina del Pop, e del Re della produzione R&B, Jay-Z con ben, attentione, 1 miliardo di dollari!

Sono “i figli di…” quelli sempre presi di mira, amati, odiati, invidiati, sono i figli delle star ma sono un po’ anche figli nostri, nati sotto i riflettori, alcuni in TV, sfiorando, a volte, quella linea sottile che separa la spettacolarizzazione mediatica dalla volgarità. Di loro sappiamo il peso di nascita (e quello del portafoglio), la lunghezza, i gusti musicali, il giochino preferito, la risata e il pianto. I loro outfit sono commentati da grandi esperti del settore moda come dalla casalinga di un qualsiasi paesino di periferia e talvolta imitati dalle mamme che vogliono tenersi al passo con la moda, anche quella 0-12 mesi. Ci innervosiamo se li vediamo fotografati dai paparazzi con i capelli in disordine o, ancora peggio, ci indigniamo se le mamme da red carpet fanno camminare le figliolette con i tacchi già a 4 anni.
Sono i futuri modelli Burberry (vedi la campagna natalizia con Romeo Beckham) probabilmente sono anche i futuri vincitori di Oscar o di Grammy, ma a volte è bene ricordare che al di là della quantità di fotografi appostati di fronte le loro case sono, ad oggi, pur sempre bambini, fortunati bambini, belli e ricchi, del quale bisogna parlare sempre con rispetto e cautela poiché pur sempre bambini.


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