Alzi la mano chi non ha mai sognato di avere un corpo più snello o dei fianchi meno accentuati. Tutte le donne almeno una volta nella vita lo hanno fatto. Molto spesso però il mondo della moda non riporta buoni esempi in proposito. Il binomio moda e anoressia torna di nuova a fare scalpore.
Poco meno di un mese fa è scoppiato lo scandalo Stella McCartney. La nota fashion designer inglese ha infatti malauguratamente deciso di postare su Instagram una foto di una sua modella, la coreana Ji Hyde Park, per pubblicizzare uno degli ultimi capi della prossima collezione Primavera/Estate 2015. Il capo in questione era una canotta bianca in cotone organico con raffigurata Lara Stone, volto di Stella McCartney. A far infuriare le femministe però non è stata tanto la canotta quanto la scelta di postare la foto di una modella praticamente scheletrica. Lo scivolone è costato non poco alla stilista che in questo modo ha fatto passare in secondo piano la finalità benefica legata al capo, ovvero: devolvere il 15% del fatturato al “Linda McCartney Centre” del Royal Liverpool University Hospital. A danno fatto la fashion designer ha comunque cercato di rimediare chiedendo pubblicamente scusa ed eliminando la foto incriminata. Al suo posto ne è comparsa un’altra con la modella Malaika Firth, leggermente più in carne.
Ma questo è solo uno dei tanti episodi che negli anni sono andati a susseguirsi riguardo l’eccessiva magrezza delle modelle. Nel 2007 infatti la modella Luisel Ramos è morta a causa dell’anoressia di cui soffriva mentre a Rio De Janeiro, durante la sfilata di Lenny Niemeyer, hanno continuato a essere presenti in passerella modelle dalla taglia zero. Tutto questo nonostante gli appelli di Vogue che nel 2012 aveva bandito ai fashion designer di ingaggiare modelle che facessero pensare di aver problemi alimentari.
A poco a poco sta emergendo il fenomeno delle modelle curvy ma non è ancora detta l’ultima parola. Per molti stilisti, italiani e non, infatti a volte a contare molto di più non è la bellezza della modella quanto l’importanza che il capo sia ben in risalto per i numerosi buyer che assediano le sfilate. Un concetto piuttosto strano da concepire ripensando alla bellezza delle super top model degli anni ’90 come Naomi Campbell, Claudia Schiffer o Kate Moss. Speriamo dunque che l’eccessiva magrezza non torni più di moda. Perché la donna, si sa, è bella sempre ma con qualche chiletto in più si acquista in fascino e sensualità al contrario di quanti molti stilisti possano pensare.
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