Il cibo da alcuni anni a questa parte è diventato una vera e propria moda, programmi Tv, talent show e contest culinari dedicati interamente alla cottura e all’impiattamento delle prelibate pietanze. In America, regno per antonomasia degli spechi alimentari, è arrivata finalmente una diversa soluzione per evitare gli sprechi. La doggy bag, che già esisteva in numerosi ristoranti Usa, è un pacchettino in cui conservare e portare a casa gli avanzi di una cena o di un pranzo al ristorante al proprio animale domestico, la vera novità sta però nel design della doggy bag, fashion e coloratissima e non più utilizzata solo per gli animali, bensì per le persone.
In Italia, la moda della doggy bag ancora non è arrivata, forse perché ci risulta difficile chiedere al cameriere di un ristorante di impacchettare la pizza non finita o il dolce ordinato per gola che proprio non riusciamo a finire…
Una lotta contro lo spreco intrapresa e ideata da Comieco (consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) e realizzato in collaborazione con Slow Food Italia, con lo scopo di ridurre le quantità di alimenti gettati e di stimolare un cambio di mentalità nei ristoratori e nei clienti. Una rivoluzione in questo campo, la trasformazione di un problema in opportunità. Proprio seguendo questi obbiettivi è stata creata una busta nella quale conservare il cibo avanzato da riportare a casa, non solo agli animali, ma per le persone, nasce la Doggy bag 2.0 con un design accattivante e divertente che verrà presentata e sponsorizzata anche al grande evento dell’Expo 2015.
Oltre 75 ristoranti della Lombardia hanno aderito al progetto e si sono dotati di questi contenitori per cibi e bevande che sembrano quasi oggetti da collezione. Le doggy bag più originali sono state create dal genio di alcuni designer come: Giulio Iacchetti, Matteo Ragni con Chiara Moreschi e Francesco Faccin i cui lavori sono stati resi ancora più accattivanti dai disegni degli illustratori Olimpia Zagnoli, Beppe Giacobbe e Guido Scarabottolo.