Anche le Top Model, nel loro piccolo, si lamentano. E se la domanda che sorge spontanea è di cosa sentano l’urgenza di dolersi, la risposta arriva direttamente dalle pagine di un’intervista rilasciata al The Wall Street Journal dalla supermodella londinese Cara Delevingne «A un certo punto mi sono sentita vuota». Così vuota da decidere di virare su un altro mestiere.

“Mi sono sentita come un animale in gabbia. Avevo solo voglia di scappare“
Volto Burberry, un passato da testimonial H&M, Blumarine, Zara e Chanel, ed ex angelo di Victoria’s Secret, la Delevingne racconta di non aver scelto la propria carriera, bensì di esserci capitata per caso, seguendo le orme della sorella Poppy. E adesso si sfoga con i giornalisti: “E’ orribile vivere in un mondo in cui ti rimproverano per dirti che pensi solo a divertirti, che dovresti presentarti in un certo modo e perdere peso. È qualcosa che mi fa arrabbiare tantissimo” spiega “A un certo punto mi sono sentita come un animale in gabbia. Avevo solo voglia di scappare: la moda ha a che vedere con l’aspetto esteriore. E basta. Non c’è alcuna ricerca. Consiste solo nel mettere in scena delle cose belle”.
Cara cambia mestiere?
Così la giovane Cara ha da tempo iniziato a sognare altro. Ad esempio un futuro nel cinema, dove ha già avuto modo di sperimentarsi in un piccolo ruolo nel film Anna Karenina di Joe Wright, e di partecipare, insieme ad altre popstar, al video musicale della canzone Bad Blood di Taylor Swift in collaborazione con Kendrick Lamar. Quanto a progetti futuri – oltre alla chiacchieratissima love story con Cristiano Ronaldo che sembra sia sul punto di sbocciare– il grande schermo è immancabile nell’agenda della londinese: nel 2015 prenderà parte alla pellicola drammatica Tulip Fever di Justin Chadwick, e vestirà, inoltre, i panni di Margo Roth Spiegelman nel film Città di carta ispirato al libro di John Green.

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