Donne e carriera, lo spessore non si misura nel reggiseno

Si avvicina la “Festa della mamma“, la seconda domenica del mese di maggio, giorno in cui sentiamo di ringraziare – come se non dovessimo farlo ogni giorno – le nostre meravigliose madri, non solo per il dono della vita ma anche per molti altri, dall’esempio ai valori. Ogni donna dovrebbe essere la regina della sua casa e famiglia, dovrebbe sentirsi amata e apprezzata per quello che tutti i giorni fa come fosse un dovere, anche se, in realtà, è un regalo. Ogni donna è speciale ma alcune non sembrano neanche di questo pianeta, sono supereroi in tailleur che affrontano uomini con manie di grandezza, lavori massacranti, suocere criticone, bambini e animali domestici; gestiscono carriera e affetti, combattendo su più fronti senza rovinare la piega o scheggiare un’unghia. Almeno così danno a vedere, impeccabili ed esemplari, sono le donne a cui ci ispiriamo: mamme, dirigenti, dottoresse, attrici, modelle. Ma anche giovanissime, come Noa Mintz, che ha solo 15 anni e un’azienda da 480 mila dollari l’anno, un’agenzia di baby-sitting nelle zone di New York e Hamptons.

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Noa Mintz

Un marito, tre figli, due cani e una poltrona Apple e una Burberry, è Angela Ahrendts una Wonder Woman dei giorni nostri, 53 anni e risorse infinite. Dopo aver portato l’azienda Burberry a triplicare il fatturato, Tim Cook con il suo iPhone, l’ha chiamata offrendole un posto ai vertici di Apple per occuparsi della rete globale degli store. Certo se è una tale donna in carriera, impegnatissima a casa e al lavoro, non avrà tempo per curarsi, magari sarà un po’ bruttina…nossignore, è anche bella, non vi sembra un’ingiustizia?

Angela Ahrendts

Anche in Italia abbiamo se nostre super donne, una addirittura nello spazio! Ma anche Fabiola Giannotti, la fisica italiana più conosciuta al mondo e ora a capo del Cern di Ginevra; Miuccia Prada, esempio di passione e dedizione, un’icona del fashion system che non frequenta festini con cantanti statunitensi ma gestisce gli affari, tanto che Forbes la inserisce nella classifica delle donne più influenti al mondo.

Miuccia Prada

Non solo donne d’affari ma anche forti, coraggiose e indipendenti, come Silvia Giannetti che ha partecipato alla Parigi-Dakar in sella alla sua KTM o Carolina Morace, prima donna ad allenare una squadra di calcio professionistica maschile, la Viterbese del ’99, è finora l’unica del gentil sesso a far parte della Hall of Fame del calcio italiano. E come dimenticare Oriana Fallaci, prima italiana inviata al fronte come reporter, o Mina, l’ultima vera diva. Una menzione a se la merita Franca Viola che, probabilmente, nessuno o pochi tra i lettori conosceranno; non è famosa e neanche in carriera, non ha compiuto imprese epiche ma un passo fondamentale e significativo nella conquista di una posizione sociale migliore per tutte le donne. Fu, infatti, la prima a denunciare e far condannare, negli anni ’60, il suo stupratore, rifiutando un matrimonio riparatore.

A tutte voi e a molte altre ancora, da donna a donna, grazie.

donne in carriera
Oriana Fallaci e Mina

2 COMMENTi

  1. […] “Non facciamo questo inquinamento, teniamo da sempre separate le due cose e in 20 anni non abbiamo mai fatto una mostra durante le sfilate“, assicura Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada, durante la preview, precisando che si tratterebbe di cosa “scortese nei confronti degli artisti” (“e della stilista“, gli ha fatto eco l’instancabile padrona di casa, Miuccia Prada). […]

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