Le proprietà naturali delle erbe tintorie, tornano ad essere protagoniste dell’universo moda, tramite un’iniziativa di Coldiretti e Unicoop, proposta all’interno della mostra Nutrire la Salute. L’idea di utilizzare alcune piante specifiche, usate nel Medioevo per realizzare affreschi, è venuta a Massimo Baldini, il titolare della cooperativa Oasicolori di Borgopace, in provincia di Pesaro. Da questa idea è nata una filiera del colore, allestita alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Recuperando la coltivazione delle erbe tintorie (tra cui scotano, robbia, reseda, mallo di noce e guado), è stato oggi possibile produrre colori naturali, come il blu e il giallo, grazie ai cinque ettari di essenze messi a disposizione per l’occasione. L’idea di Massimo Baldini, ha permesso la realizzazione di un progetto per il Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche, facendogli conquistare il premio OscarGreen dei giovani della Coldiretti. Un’intuizione semplice, che mette in primo piano la natura e la salvaguardia dell’ambiente, a favore di scarpe e borse in pelle di qualità dipinte a mano, con cromie 100% natural. L’iniziativa, abbracciata con entusiasmo dall’azienda Cariaggi, nota per la produzione di cashmere, sta riscuotendo adesso parecchio successo in quanto, da borse e pellami, il marchio italiano ha deciso di estendere la sua produzione, anche all’ambito delle calzature.
Nell’attività di filiera, attenzione e meticolosità sono le parole chiave, per produrre la giusta tonalità di colore. In gran parte vengono utilizzati prodotti di scarto, come: avanzi di cipolla e pomodoro, carciofi ma anche edera, mallo di noce e guado, pianta primaria per la creazione del blu. Un progetto, questo, che coinvolge non solo l’ambito calzaturiero, dei pellami e dell’abbigliamento, ma anche vernici e pitture decorative per gli interni, e il mondo scolastico.