I modelli arrivano sul set, si spogliano, si sdraiano e si lasciano cospargere da una cascata di miele. Nello studio fotografico di Blake Little, a Los Angeles, arrivano uomini, donne, bambini: “E’ una sensazione davvero piacevole: quando il miele si posa senti molto freddo, poi, a poco a poco, si propaga sul corpo e ti senti come ricaldato, protetto“, raccontano. Dall’esterno la sensazione è quella di un bozzolo di resina, avvolgente e ipnotico, che sembra fermare nel tempo l’armonia dei corpi.

Un guscio brillante, appiccicoso, lento, dorato. La vischiosità del miele ha il fascino ambiguo di una materia che amalgama dolcezza e seduzione, fluidità e statuarietà: puro piacere estetico. “Oltre alla bellezza di queste immagini, il mio obiettivo è dimostrare che il miele non è solo un dolcificante, ma un elemento carico di suggestione” così descrive il suo lavoro il fotografo americano Blake Little. La monografia fotografica che ha ideato e realizzato tra il 2012 e il 2014 è in mostra a Los Angeles presso la Kopeikin Gallery. In alternativa potete curiosare sul sito web o acquistare il libro “Preservation” uscito lo scorso 28 febbraio.