Sex Dolls, le nuove bambole iperrealistiche

Nel mondo dei sex toys le bambole gonfiabili non sono una novità ma queste “sono bambole a cui manca solo la parola“, dice il loro inventore, un ex scultore americano orgoglioso dei propri progressi nel settore. Vengono prodotte da un’azienda giapponese e la pubblicità assicura che sarà difficile distinguere le Sex Dolls dalle fidanzate in carne e ossa, anzi agli acquirenti potrebbero addirittura piacere di più.
A questo punto ci è venuto il dubbio che il vantaggio delle bambole gonfiabili, in questo caso, fosse proprio non avere la parola!

Occhi realistici, unghie laccate e corredino intimo: l’ultima frontiera del sesso patologico

All’inventore e al produttore non deve essere sembrato un po’ esagerata come prospettiva, del resto le sex dolls si vendono bene anche se costano dai 6.000 ai 50.000 dollari. Realizzate con silicone di alta qualità e complete di capelli, unghie smaltate e articolazioni, vengono presentate al cliente tramite il sito internet su cui ognuno può scegliere la sua bambola à la carte, come al ristorante: 16 volti, 14 acconciature, 20 tipi di capezzoli, 10 colori di occhi e capelli, 5 di carnagione e, in ultimo ma non meno importante, 5 tipi di peli pubici e 2 di organi genitali.

Gli acquirenti sono solo uomini, le statistiche in Italia

Alle donne non interessano i “bamboli”, è un dato certo, mentre gli uomini portano avanti con orgoglio l’economia di questo settore. In Italia c’è una concentrazione degli acquirenti al Nord Est  del 45%, seguiti dal Centro con il 25% e in coda Nord Ovest, Sud e Isole con il 15%. Bologna, Firenze e Verona sono sul podio.
Resta da chiedersi se non sia eccessivo rendere un oggetto simile a tal punto alla donna, con in più la possibilità di assecondare gusti e perversioni facendosi produrre la propria bambola dei sogni.

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