Uomo nudo in passerella, 50 sfumature di Michael Costello

Tessuti trasparenti, body painting, animalier estremi e collari sadomaso.

E’ rischiosa e originale la passerella di Michael Costello che ha concluso in grande stile la New York Fashion Week nel corso della sfilata Art Hearts Fashion 2015, presentata dalla Fondazione AIDS Healthcare. Una collezione sensazionale, ricca di suggestioni lussuriose, a volte abilmente celate, altre provocatoriamente esibite, che hanno fatto urlare all’”uomo nudo in passerella!”

Con i suoi 240 milioni di dollari di incassi mondiali, il fim di Sam Taylor-Johnson,Cinquanta sfumature di grigio, sembra aver sollevato il velo sul bondage, scoperchiando il pericoloso vaso di Pandora dell’hard-festish. Basti pensare all’ultima sfilata parigina di Rick Owens, in cui i “gioiellini” in bella mostra dei modelli facevano capolino tra i pepli, in barba all’uso della biancheria intima. A coprire i corpi degli adoni solo maxi tuniche in stile monastico, per un look dal sapore “medievale” che lo stilista ha definito “simbolo di divinità dalla fertilità audace“.

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Rick Owens PFW 2015

 

Michael Costello ha classe da vendere

Tutta un’altra storia l’allure dello stilista italo-americano, i cui morbidi drappeggi celebrano da sempre la femminilità delle celebrities, tra cui l’affezionata Eva Longoria. La collezione che ha concluso la Fashion Week è nata dalla collaborazione a due tra Project Runway e la maison diretta assieme a sua sorella Stephanie. Tra pizzi estremi e preziose trasparenze, la sua è una perfetta sintesi di moda e natura, che trova il suo tocco di classe nelle foglie posate tra i capelli delle modelle.

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Michael Costello PFW 2015

 

 

Sorpresa a fine sfilata: un modello nudo in passerella

Si potrebbe dire che Michael Costello ha trovato modo di ovviare alla frenesia che domina il dietro le quinte al momento dei cambi d’abito. D’oro vestito, l’uomo nudo in passerella è coperto solo di un mantello dallo stile regale, poi fatto abilmente scivolare a terra, lasciando il corpo completamente nudo. Per le parti inguinali solo gioiello decorativo: un serpentello dorato, in pendant con i bracciali. Nessuno slip, solo una mano a censurare. Se sul buon gusto di alcuni capi della collezione si può discutere, in questa ultima uscita non ci sembra di scorgere volgarità, soprattutto pensando al messaggio di sensibilizzazione di lotta all’Aids cui la sfilata è dedicata. Insomma, come recita il proverbio, “il re è nudo“, a voi il verdetto.

uomo nudo

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